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L'indomani mi sveglio come al solito un pò prima delle sei, esco dal camper, e' ancora buio ,c'è molta umidità nell'aria,non si vede ne la luna ne le stelle,faccio un giro per il campeggio in attesa che albeggi,ai primi bagliori riesco a realizzare che sicuramente alla notte è piovuto e che la giornata è da pioggia.Verso le sette dò la sveglia a tutti e comincio a preparare la colazione.Mentre ci rifocilliamo per partire decidiamo di indossare la mantellina poichè tutti siamo convinti che l'ultima tappa ci riserverà acqua,il cielo e grigio e le nuvole sono basse.Tutti quanti però sentiamo che la meta ormai è vicina,150 Km si fa per dire.Oggi il Camper ha deciso di portarlo Gabriele e così verso le otto io Beppe e Mauro partiamo e prendiamo la strada verso Sant Gaudens.Con la brezza mattutina e l'umidità la mantellina ci vuole proprio,Il percorso che abbiamo previsto è all'interno verso i pirenei e quindi la tappa è ricca di salite e discese.Di tanto in tanto guardo il cielo e mi sembra che nella direzione dove stiamo andando noi ,si schiarisca dopo alcuni chilometri ,in prossimità di un paesino,fa capolino fra le nuvole il sole,ma improvvisamente ci troviamo in mezzo ad uno scrosio di pioggia che dura il tempo di fermarci al primo bar che incontriamo e mentre ci facciamo un caffè e ci mangiamo una brioche il sole prende il sopravvento,il cielo si libera delle nuvole e la giornata cambia letteralmente aspetto.Viaggiamo sempre in fila indiana e ci alterniamo in testa a tirare cercando di risparmiare il più possibile Beppe. Mentre stiamo andando io sento un botto e vedo volar sull'asfalto il tappo di una delle mie borraccie ,rallento mi fermo e raccolgo il tappo ,lo rimetto ,lo sigillo bene premendo con forza ,poi riparto ,ma dopo alcuni chilometri sento ancora un botto vedo il tappo volare nella siepe,mi fermo a cercare il tappo ma non riesco più a trovarlo. La Borraccia incriminata me l'aveva data da portare Beppe e chissà quali integratori aveva usato per fare esplodere il tappo in quel modo.In realtà aveva riempito la borraccia con acqua frizzante per cui con le vibrazioni riusciva a far sbottare il tappo.Superato Sant'Gaudens puntiamo verso Brignoles ma tutt'intorno ci sono solo monti e quindi salite e discese che però affrontiamo con molta grinta ,forse perchè oggi è l'ultima tappa ,non ci manca .Finalmente dopo una discesa ,in lontananza ci appare un cartello con l'indicazione "LOURDES", è la prima volta che vediamo un cartello con l'indicazione della nostra meta e quindi ci fermiamo per immortalare il momento ,poi più carichi che mai riprendiamo la strada convinti che LOURDES sia dopo la prima curva e invece mancano ancora parecchi chilometri.
Ancora salite e discese e poi ancora salite e discese e finalmente in lontananza ci sembra di intravvedere un abitato, ci avviciniamo e finalmente un cartello ci annuncia che siamo arrivati a Brignoles, quasi in centro troviamo un cartello che indica "LOURDES" girare a destra,imbocchiamo la strada indicata e la percorriamo a andatura sostenuta ,ormai non avvertiamo più la stanchezza, ma una strana senzazione come quando si sta per arrivare a casa,Lourdes non si vede ancora ma però la sentiamo vicina ,ogni curva potrebbe nascondere la prima vista della nostra meta,ancora una svolta a sinistra e un'altra salita e poi giù per una discesa ,una rotonda e ancora un cartello che indica "LOURDES" e imbocchiamo un rettilineo dove inizia un caseggiato e in fondo un paese,in lontananza sembra ci sia un cartello che indica il nome del paese,ma ancora non riusciamo a leggerlo,aumentiamo l'andatura continuando a puntare gli occhi sul cartello e ora si legge,ci siamo ,c'è scitto che siamo arrivati a LOURDES,io e Mauro contemporaneamente gridiamo: "Beppe ora tocca a te a tirare!,non finiamo la frase e Beppe è già sui pedali,ci supera e si allontana da noi a tutta,io mi giro verso Mauro e lo invito a darmi una mano nell'inseguimento ,e finalmente arriviamo tutti e tre in centro.
Beppe strmato,rallenta,si ferma ,scende dalla bici ,è preso dall'emozione ,ci fermiamo anche noi e l'emozione di aver raggiunto il traguardo del nostro obiettivo ci pervade ,per alcuni minuti non riusciamo a far altro se non abbracciarci e commuoverci,non avvertiamo la stanchezza ,ma una gioia immensa per aver realizzato un'impresa ,la nostra impresa!.
Raggiungiamo il campeggio,dove Gabriele aveva già piazzato il camper .Un piccolo campeggio appena fuori dal paese ,molto accogliente e nemmeno tanto affollato,il tempo di arrivare con le bici e stappiamo lo spumante portato da casa ,in mezzo a un bel prato verde facciamo un brindisi per festeggiare il nostro arrivo a LOURDESe la nostra impresa.
Tutto viene rigorosamente filmato con la telecamera di Mauro e vengono scattate foto con tutte le macchine che abbiamo al seguito ,da un campeggiatore italiano che abbiamo coinvolto per l'occasione.
La nostra impresa si è conclusa ,i 1350 chilometri che ci separavano da Zola a Lourdes sono stati percorsi in nove giorni,siamo arrivati con un giorno di anticipo rispetto alla nostra tabella di marcia,che avevamo programmato prima di partire,tutto è andato bene ,non un incidente,non una sola foratura,abbiamo avuto sempre un tempo favorevole ,solo questa mattina nell'ultima tappa la Madonna ci ha voluto benedire prima di mandarci il sole ,con quattro gocce .Ora siamo li seduti a cenare ,contenti e soddisfatti e desiderosi di andare a far visita alla grotta. Non sappiamo dove dobbiamo andare per raggiungere la grotta,ma seguiamo i pellegrini che con passo spedito e i flabeou in mano si dirigono verso la parte bassa del paese,attraversiamo il ponte sul Gave e ci troviamo davanti ai cancelli d'ingresso dell'esplanade antistante le Basiliche centrali .Percorriamo il viale fino alla colonna sulla quale domina la Statua della Beata Vergine e accendiamo i flabeu che abbiamo acquistato prima di entrare dai cancelli, e siccome la provessione si era gia messa in movimento siamo rimasti ai bordi del viale e così abbiamo visto sfilare un fiume di pellegrini e di ammalati,tutti cantavano ,pregavano e alzavano in alto i flambeu ogni qualvolta che veniva intonato un canto alla Vergine.Non è facile spiegare che cosa si prova in certi momenti,io mi sono commosso.
Anche gli altri miei compagni mi sembravano nelle mie stesse condizioni,per loro poi era la prima volta che erano a Lourdes mentre per me la terza..Al termine della cerimonia abbiamo cercato di avvicinarci nella zona dove si trovava Sua Eminenza il Cardinale Carlo Cafarra ,ma la calca era tale che non era semplice avvicinarlo,poi Mauro si è rivolto al suo segretario e ha chiesto di dire a S E che i cicloturisti partiti da Bologna per Lourdes erano arrivati e desideravano salutarlo.Appena S.E.ha saputo la notizia ha voluto salutarci e farci i complimenti per l'impresa ,poi ci ha dato appuntamento per la S.Messa nella Basilica S.Bernadette del giorno sucessivo,ci ha chiesto di partecipare in divisa da ciclisti.
Contenti e sorpresi per la calorosa accoglienza di S.E. siamo ritornati in campeggio,senza immaginare minimamente che cosa ci avrebbe riservato l'indomani,prima di andare riposare abbiamo deciso che una delle maglie che avevo utilizzato durante il pellegrinaggio l'avremmo donata a S.E. come dono e offerta alla Vergine per il nostro pellegrinaggio.