Borgotaro-Sanremo
L'indomani, alle otto avevamo già fatto colazione e pronti siamo usciti dal campeggio. Un ciclista di Borgo Taro che avevamo conosciuto alla festa delle torte ci aspettava e ci ha accompagnato in bici sino in cima al passo del Bocco dove, dopo avergli offerto il caffè ci siamo salutati e abbiamo iniziato la discesa verso Chiavari. Abbiamo poi proseguito per Rapallo e sul lungo mare abbiamo fatto una sosta per ammirare il panorama e fare alcune foto, la giornata era calda e il sole ci abbronzava . La costa Ligure è un continuo sali e sendi anche piuttosto duro, ma il panorama è talmente bello che supera di gran lunga la fatica. A metà del pomeriggio dopo aver attraversato la città di Genova e percorso 132 Km, siamo arrivati nel campeggio che avevamo preventivamente prenotato in quel di Arenzano.
La posizione del campeggio non era delle migliori, poichè a ridosso della ferrovia ma per la sosta di una notte andava bene. Dopo la salutare doccia ristoratrice ci siamo concessi un po di riposo. E qui abbiamo scoperto che nel team c'era un meccanico da bici molto bravo e appassionato. Mauro infatti, mentre noi ci rilassavamo, chi sulla brandina e chi in poltrona, lui smontava e puliva prima la sua "TIME" e poi ad una ad una la mia bici, quella di Beppe e quella di Gabriele.
Tutti avevamo un incarico particolare e specifico e cioè: Mauro assistente meccanico alle bici, Gabriele gran cuoco, Beppe addetto al Camper e Guido era l'unico fortunato pedalatore.
Verso sera è entrato in azione il cuoco che ha preparato una razione abbondante di pasta condita con pesto alla genovese e mentre ci raccontavamo le fasi salienti della tappa abbiamo cenato.Dopo la cena ci siamo concessi una breve passeggiata in spiaggia e poi tutti a dormire.
La posizione del campeggio non era delle migliori, poichè a ridosso della ferrovia ma per la sosta di una notte andava bene. Dopo la salutare doccia ristoratrice ci siamo concessi un po di riposo. E qui abbiamo scoperto che nel team c'era un meccanico da bici molto bravo e appassionato. Mauro infatti, mentre noi ci rilassavamo, chi sulla brandina e chi in poltrona, lui smontava e puliva prima la sua "TIME" e poi ad una ad una la mia bici, quella di Beppe e quella di Gabriele.
Tutti avevamo un incarico particolare e specifico e cioè: Mauro assistente meccanico alle bici, Gabriele gran cuoco, Beppe addetto al Camper e Guido era l'unico fortunato pedalatore.
Verso sera è entrato in azione il cuoco che ha preparato una razione abbondante di pasta condita con pesto alla genovese e mentre ci raccontavamo le fasi salienti della tappa abbiamo cenato.Dopo la cena ci siamo concessi una breve passeggiata in spiaggia e poi tutti a dormire.